A tutti i Datori di lavoro, RSPP, Preposti, RLS e referenti aziendali
In seguito all’evolversi dei casi di trasmissione di Coronavirus COVID 19, si rende necessario incrementare le misure di prevenzione anche nell’ambito lavorativo.
Le indicazioni che seguono sono di ovvio carattere generale e non possono essere applicate tutte indistintamente alle molteplici realtà aziendali. L’ invito quindi è quello di fare proprie solamente le proposte che più riterrete opportune in base alle vostre esigenze.
Ciò premesso, in merito a quanto in oggetto suggerisco quanto segue:
– rispetto assoluto di quanto disposto dal Ministero della Salute, dalle Regioni interessate e di tutte le prassi d’igiene indicate nei siti ufficiali, di cui trovate i link in coda alla presente
– regola di auto-limitazione: tutti coloro (dipendenti, interinali, stagisti, collaboratori in generale) che sono residenti nei comuni che sono stati o saranno interessati dal focolaio devono rimanere c/o il loro domicilio. Ovviamente ciò è eventualmente già avvenuto per i residenti delle aree di focolaio già identificate (lodigiano), che sono già state interdette. Si vuole, con questa indicazione, porre l’attenzione su coloro che hanno avuto contatti in queste aree geografiche (es assistenza ai genitori residenti). Il periodo da considerare è di non meno di 15 giorni dal contatto. Si invitano i suddetti lavoratori a seguire costantemente le indicazioni che le autorità locali forniranno, sui siti regionali ufficiali
– immediata interruzione d’incontri, riunioni o visite nelle aree geografiche che sono o saranno interessate. Le figure che operano con clienti su tali territori dovranno verificare con i propri responsabili come ottemperare alle esigenze legate agli ordini e alla continuità delle attività;
– ove possibile, auto-limitazione di utilizzo dei trasporti pubblici o comunque adozione di corrette e adeguate prassi igieniche e misure di protezione in caso di viaggi sui mezzi pubblici in generale
– massima limitazione di tutte le visite con ospiti esterni presso le sedi aziendali, se non strettamente necessarie e se non autorizzate dai responsabili
– laddove possibile, massimizzazione dell’utilizzo dei sistemi digitali (telefoni, call conference ecc…) e del telelavoro laddove applicabile
– immediata sospensione di tutti gli eventi interni ed esterni
– valutazione in merito alla chiusura di eventuali mense interne o comunque stretta collaborazione con le relative aziende interferenti
– In caso d’insorgenza dei sintomi non deve essere consentito recarsi in azienda ed è fortemente raccomandato contattare gli organi competenti attraverso il 112.
Suggerisco inoltre, laddove fosse applicabile (con notevoli sforzi in alcuni casi), l’adozione di una ULTERIORE INDICAZIONE OPERATIVA, da applicarsi fino a nuova comunicazione, in particolare per quelle realtà aziendali che forniscono servizi essenziali (case di riposo, operatori ambientali ecc…) che non possono permettersi di interrompere le attività:
– individuazione di un referente di sito che, QUOTIDIANAMENTE, faccia firmare ai lavoratori un’autodichiarazione di assenza di sintomi quali febbre al di sopra di 37,5 °C, mal di gola, tosse, rinorrea (“naso che cola”), difficoltà respiratoria
– acquisto di un termometro ad infrarossi, che consente di misurare la temperatura senza alcun contatto. Sarà compito del referente designato verificare l’assenza di febbre (sempre 37,5°C come riferimento)
Vi ricordo in ultimo che costanti aggiornamenti sono disponibili sul sito del Ministero della sanità al seguente indirizzo: http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
Si invita inoltre a consultare gli aggiornamenti disponibili sul sito della Regione Lombardia: https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/
Spero di essere stato utile ed esauriente.
Rimango a disposizione
Dr Termine